Inaugurazione Collezione Ada Bellucci Ragnotti
La collezione tessile Ada Ragnotti Bellucci apre le porte al pubblico. L'inaugurazione avrà sede mercoledì 3 luglio alle ore 17 nella ex Sala Capitolare dell'Abbazia di San Pietro, ora Sala periodici della biblioteca Mario Marte del Dipartimento di Agraria.
Passata in proprietà alla Regione Umbria, è stata concessa in comodato d’uso gratuito temporaneo per nove anni all’Università degli Studi di Perugia, nel suo nucleo collezionistico, e al Museo della Canapa di Sant'Anatolia di Narco, nella sua parte libraria. È entrata così a far parte delle collezioni del Centro di Ateneo per i Musei Scientifici e allestita presso il complesso monumentale di San Pietro a Perugia.
La collezione Ada Ragnotti Bellucci è costituita da manufatti tessili come tessuti alla perugina, capi di abbigliamento, imparaticci, campionari di ricami e merletti, tessuti liturgici, di notevole pregio per la storia di queste arti e delle loro tecniche di produzione, testimoniate dall’altro considerevole nucleo della collezione stessa: antichi reperti archeologici e storici inerenti il mondo della filatura, tessitura e ricamo.
Si apre inoltre alla fruizione del pubblico l’importante nucleo dei tessuti alla perugina, asse portante della collezione, raccolti e riprodotti da Ada Bellucci che si configura come una straordinaria figura di quel mondo imprenditoriale umbro declinato al femminile, colto e socialmente elevato, intento tra Otto e Novecento a riscoprire e mantenere attraverso buone pratiche sociali la tradizione di una cultura antica conservandone l’unicità artigianale.
Grazie alla dotazione di un particolare allestimento e di un percorso narrativo coinvolgente, la collezione tessile Ada Bellucci Ragnotti tornerà a vivere e a raccontarsi all’interno di un percorso espositivo che intreccia insieme etnografia e arte, capace di mettere in luce l’importanza di questa figura finora appartata della cultura e dell’imprenditoria perugina, cruciale per la riscoperta e la produzione delle antiche arti tessili.
La mostra è realizzata con il sostegno della Fondazione Perugia