Lophophorus impejanus (Latham, 1790)
Lofoforo splendente
MHimalayan Monal
Pakistan, India settentrionale, Nepal, Buthan, Sikkim
Collezione Cicioni
Least Concern
Aves - Galliformes - Phasianidae
Raccolta Antinori
Collezione ornitologica
Orazio Antinori iniziò la sua attività di naturalista come ornitologo raccogliendo numerosi campioni dell'avifauna umbra e creando una ricca collezione, la sua prima collezione, donata nella prima metà dell’Ottocento al Gabinetto Zoologico della Libera Università di Perugia. Collaborò in particolare con il Principe di Canino, Carlo Luciano Bonaparte, al libro Cospectus generum avium (Catalogo metodico degli uccelli europei) edito a Bologna nel 1842 e con l’ornitologo Tommaso Salvatori, con il quale si recò in Sardegna nel 1863 per un viaggio di studi.
Il naturalista Antinori nel corso dei suoi viaggi, secondo quanto traspare dai suoi scritti, descrive e studia la geologia, la flora (raccoglie anche campioni vegetali) e la fauna dei territori visitati. Da non dimenticare poi anche l’attenzione di Orazio Antinori verso le culture e le popolazioni locali incontrate nei sui lunghi viaggi in Africa, e le sue collezioni etnografiche oggi conservate presso il Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria di Perugia e il Museo Nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini” di Roma.
Nel corso dei suoi viaggi sia in Italia che all’estero, Orazio Antinori raccoglie migliaia di campioni di storia naturale e in particolare di uccelli. L’Antinori, abilissimo tiratore ed esperto tassidermista (tassidermia – tecnica di preparazione delle pelli animali alfine di conservarle), caccia e prepara egli stesso i campioni. Nel 1896, rientrato dall’esilio, si stabilisce a Torino dove cede allo Stato, per 20.000 lire, una preziosa raccolta ornitologica che viene smembrata in vari musei italiani.
Presso la Stazione di Lét Marefià fondò lui stesso un laboratorio di tassidermia, dove curò anche la formazione di operatori locali, e da dove inviava in Italia centinaia di campioni per arricchire le raccolte ornitologiche nazionali.
La collezione donata da Orazio Antinori nel 1833 alla Libera Università di Perugia, arricchita da numerose donazioni nel corso degli anni, è costituita oggi da oltre 800 campioni. Gran parte dei campioni appartengono all’avifauna del Paleartico occidentale e molti di essi furono raccolti da O. Antinori e dal fratello Raffaele in Italia, principalmente in Umbria e nel Lazio. Nella Sezione Paleartica figurano anche diversi campioni originari dell’Asia Minore (Bosforo e circondario di Smirne - Izmir), mentre una piccola parte fu acquistata dall’Antinori presso il Mercato di Pera (Beyoglu), in Costantinopoli (Istanbul) nel 1861. Un quantitativo considerevole di campioni, provenienti da diverse Regioni Zoogeografiche (es. Neotropicale, Orientale e Australiana) è costituito da donazioni di illustri naturalisti dell’epoca, tra i quali il Marchese genovese Giacomo Doria (1840-1913) fondatore del Museo Civico di Storia Naturale di Genova, il naturalista fiorentino Odoardo Beccari (1843-1920), l’esploratore genovese Luigi Maria D’Albertis (1841-1901) e il perugino Mons. Giulio Cicioni (1844-1923). I pochi esemplari presenti della ricca e diversificata avifauna dell’Africa Nord-Orientale provengono in parte da donazioni del Ten. Arnaldo Vibi (1863-1896) di Città di Castello, e in parte dalle spedizioni dell’Antinori.
Raccolta Giulio Cicioni
Collezione mineralogica
La collezione mineralogica di G. Cicioni è costituita da oltre 500 campioni, provenienti da varie regioni d’Italia, d’Europa e dell’intero pianeta. La maggior parte di tali campioni è formata da minerali raccolti in Italia centrale, principalmente dall’Umbria e dalla Toscana, dal Lazio e dalle Marche.
Collezione petrografica
La collezione petrografica di G. Cicioni è costituita da oltre 300 campioni di rocce ignee, sedimentarie e metamorfiche, provenienti da varie regioni d’Italia, principalmente dall’Umbria, Toscana, Lazio, Marche, ma anche da varie aree delle Alpi e dell’Italia meridionale e insulare. Particolare interesse culturale riveste una ricca
raccolta di “pietre ornamentali”, utilizzate nel passato per le decorazioni lapidee di molti dei più importanti monumenti del grande patrimonio artistico italiano.
Collezione paleontologica
La collezione paleontologica di G. Cicioni è costituita da oltre 600 campioni. La parte più consistente è formata da una ricca collezione di invertebrati, soprattutto Molluschi marini, raccolti tra la fine dell’Ottocento ed i primi del Novecento nelle colline argillose e sabbiose plioceniche dell’Umbria occidentale e delle aree confinanti della Toscana meridionale. La raccolta di Vertebrati, invece, consta di vari resti ossei di Mammiferi continentali provenienti da varie zone dell’Umbria, soprattutto
dal Bacino Tiberino ma anche da siti in grotta dell’Appennino Umbro-Marchigiano. Una piccola parte della collezione è costituita da campioni di fossili vegetali ed animali provenienti da varie regioni del pianeta e di diverse ere geologiche, dai trilobiti paleozoici del Maghreb sino ai resti ossei di grandi Mammiferi del Pleistocene del Sudamerica.
Collezione entomologica
La raccolta entomologica della collezione naturalistica di G. Cicioni consta di 1531 esemplari, Aracnidi e Insetti, ripartiti in 30 scatole. Esse racchiudono per la maggior parte Lepidotteri, molti dei quali provenienti da regioni tropicali. In particolare sono rappresentate ben 17 famiglie di Ropaloceri. Altri ordini presenti nella raccolta sono quelli dei Coleotteri, per lo più campioni di Buprestidi e Curculionidi, nonché Ortotteri, Odonati, Imenotteri ed Emitteri. Gli insetti,
per anni privi di interventi di conservazione e/o sottoposti ad interventi di restauro purtroppo non molto ortodossi, si presentavano in un grave stato di deterioramento (es. presenza di esuvie di Antrenidi e attacchi di muffe).
L'importanza rivestita dalla raccolta deriva dalla sua ricchezza in specie, alcune delle quali ormai facenti parte di liste rosse o di allegati di varie direttive, nazionali ed internazionali, atte alla conservazione della fauna.
Collezione malacologica
La collezione malacologica di G. Cicioni è costituita da oltre 2000 campioni, rappresentativi delle più importanti classi del phylum dei Molluschi (Mollusca) come i Poliplacofori (Polyplacophores), i Gasteropodi (Gastropoda), gli Scafopodi (Scaphopoda), i Bivalvi (Bivalvia), ed i Cefalopodi
(Cephalopoda), provenienti da varie regioni del pianeta. La parte più consistente è formata da raccolte di Molluschi del Mare Mediterraneo e delle acque tropicali dell’Oceano Indiano e dell’Oceano Pacifico (Provincia Malacologica Indo-Pacifica). Particolare interesse riveste una notevole raccolta di Molluschi terrestri e dulciacquicoli dell’Italia centrale.
Collezione zoologica
La collezione zoologica di G. Cicioni, escludendo la classe degli Uccelli, considerata a parte (Collezione Ornitologica), è costituita da oltre 300 campioni, rappresentativi delle classi dei Pesci (Pisces), Anfibi (Amphibia), Rettili (Reptilia) e Mammiferi (Mammalia), provenienti da varie regioni del pianeta. La parte più consistente è formata da una
interessante raccolta di Mammiferi, in grado di fornire un’ampia panoramica sulla biodiversità di questo importante gruppo di Vertebrati, spaziando su tutti i principali ordini che costituiscono la classe dei Mammiferi, dai Monotremi e Marsupiali sino ai Primati. Oltre a campioni tassidermizzati la collezione consta di diversi preparati osteologici, palchi e trofei di grandi Ungulati.
Collezione ornitologica
La collezione ornitologica di G. Cicioni è costituita da oltre 1200 campioni, rappresentativi dei vari ordini e sottordini e delle più diverse famiglie che formano la classe degli Uccelli (Aves), provenienti da ogni regione del pianeta. La collezione, oltre che conservare tutte le principali specie ornitiche italiane ed europee, offre un’ampia panoramica sulla variegata avifauna mondiale, compresa quella di regioni insulari di grande interesse biogeografico come la Nuova Guinea, la Nuova Caledonia, la Nuova Zelanda e numerosi arcipelaghi del Pacifico.
Particolare interesse riveste una ricca collezione di specie ornitiche originarie delle Ande tropicali, in gran parte costituita da varie specie di colibrì (famiglia Trochilidae), molte delle quali endemiche e rare.
Raccolta Moretti
Collezione ornitologica
La collezione ornitologica G. Moretti è costituita da oltre 100 campioni, rappresentativi dell’avifauna del bacino del Lago Trasimeno e comprende sia specie stanziali e nidificanti che migratrici, di passo e svernanti. Particolare interesse riveste la raccolta di Anatidi (Anatidae) che comprende tutte le principali specie osservabili nelle acque del Lago Trasimeno, diverse delle quali rappresentate da campioni dei due sessi, in modo da permetterne lo studio del marcato dimorfismo sessuale.