scrivania anatomista ridottazootecnia 2 ridotta

 

Fin dal XVIII secolo l’istituzione degli insegnamenti veterinari e zootecnici ha rappresentato una delle più pressanti esigenze per l’Umbria: i grandi mammiferi addomesticati e i volatili di bassa corte hanno sempre costituito una delle più importante voci dell’alimentazione regionale; a questo si aggiunga poi il ruolo dei bovini come forza motrice dell’agricoltura e come fonte di introiti1 per l’economia locale. Un altro aspetto interessante di queste discipline sono gli stretti collegamenti con le scienze mediche e con le scienze agrarie, collegamenti che hanno reso la veterinaria e la zootecnia dei saperi fondamentali per l’ammodernamento dell’Università.

 

Collezionisti e collezioni ieri e oggi.

Risalgono al 1787 le prime proposte per l’istituzione di una cattedra di veterinaria a Perugia: il carteggio tra due importanti medici del tempo, Annibale Mariotti e Giovanni Angelo Cocchi, testimonia la volontà delle menti più illuminate dell’epoca di migliorare le condizioni del bestiame per venire incontro ai “bisogni della società”2. Durante i rivolgimenti politici avvenuti tra il periodo giacobino e la seconda Restaurazione, la questione dell’istituzione di una cattedra di veterinaria venne più volte affrontata, ma purtroppo mai attuata3. L’istituzione della cattedra di agraria teorico-pratica nel 1848 consentì di tenere i primi insegnamenti zootecnici nell’Ateneo4 e, subito dopo l’Unità nazionale, fu la volta degli insegnamenti veterinari, che dal 1862 vennero impartiti nell’ambito della facoltà di medicina e chirurgia. Nel 1864 venne quindi fondata la Scuola superiore di medicina veterinaria di Perugia e nel volgere di qualche anno i docenti, in special modo Eugenio Aruch5, cominciarono a raccogliere preparati, strumentazioni e manufatti utilizzati per scopi didattici e museali. Agli insegnamenti veterinari si aggiunsero poi, a partire dal 1896, quelli zootecnici impartiti nell’Istituto Superiore Agrario di San Pietro6. Tra i più validi collaboratori di Eugenio Faina, fondatore e direttore dell’Istituto perugino, si ricorda Ezio Marchi7 che avviò la scuola di zootecnia di Perugia e incaricò il suo allievo Cesare Gugnoni8 di formare il Museo di zootecnia. Nel giro di qualche anno Gugnoni allestì un museo dove figuravano venti scheletri completi, centinaia di preparati tassidermizzati: dalle teste di bovini, caprini e ovini ai galliformi,

anatiformi e colombiformi allevati e una collezione di pelli “di animali viventi in paesi a clima diversissimi: Libia, Benadir, Eritrea, Turkestan”9. Sul versante delle scienze veterinarie si segnala poi, nel 1929, la fondazione della nuova sede della facoltà, fatta costruire dall’anatomista da Giovanni Battista Caradonna10 nei pressi del complesso di San Pietro. A Caradonna si deve anche il completamento del museo anatomico da lui considerato un “indispensabile […] supporto per lo studio”11.

 

1 I buoi e i vitelli “perugini” erano una delle principali voci dell’esportazione.

2 Sulla storia delle scienze veterinarie e zootecniche a Perugia si vedano: Ceccarelli 2008; Duranti 2008.

3 Nel 1824 venne istituita una scuola biennale di “bassa veterinaria”, ma si trattava sostanzialmente di un corso per la formazione di maniscalchi.

4 Una testimonianza delle lezioni zootecniche tenute dalla Cattedra risale al 1862, il sindaco Reginaldo Ansidei elencava al prefetto dell’Umbria i seguenti argomenti trattati dal prof. Antonio Galanti: “Pastorizia – Nozioni generali anatomico - fisiologiche – Cenni d’igiene generale – Miglioramento e rinnovamento delle razze – Vaccini – Ovini – Suini – Equini – Animali da pollajo”, Asp 1862: c. 1 f..

5 Eugenio Aruch (1853-1937) nato a Pisa e si era laureato a Milano, dove cominciò anche la sua carriera di docente, nel 1889 si trasferì all’Università di Parma e raggiunse Perugia nel 1896, vd Ceccarelli 2008: 196.

6 Si rimanda al capitolo riguardante il Laboratorio di Storia dell’agricoltura nel presente volume.

7 Ezio Marchi (1869 – 1908) nato a Bettolle, una frazione del comune di Sinalunga, si era laureato in Veterinaria a Pisa. Prima di trasferirsi a Perugia aveva insegnato ad Arezzo e a Reggio Emilia. Nel 1908 morì prematuramente e lasciò la cattedra ad Antonio Pirocchi.

8 Cesare Gugnoni (1876 – 1957) nato a Rimini, si era formato con Ezio Marchi nell’Istituto Vegni di Arezzo. Marchi lo volle con se come preparatore quando vinse la cattedra a Perugia. Nel 1911 Gugnoni si laureò in medicina veterinaria a Modena e nel 1924 venne nominato professore straordinario di Zootecnia a Bologna; due anni dopo chiese il trasferimento a Perugia, dove tenne la cattedra di zootecnia fino al 1947.

9 Gugnoni 1920: 35.

10 Giovanni Battista Caradonna (1867 - 1948) nato a Montegiorgio Marche si era laureato a Milano e venne chiamato a Perugia nel 1900 a ricoprire la cattedra di anatomia normale e topografica, Ceccarelli 2008: 196 – 197.

11 Caradonna 1901